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Auto elettrica ? mi soffermo su 10 punti…..

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(@mrlove)
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Il futuro dell’auto sarà elettrico e indietro non si torna. Ma per convincere anche i più scettici, i veicoli a batteria dovranno risolvere alcune problematiche che sono ancora sul tavolo e che fanno storcere il naso a molti automobilisti, anche a quelli che guardano con curiosità a questa tecnologia. Tra i tanti dubbi che mi sono posto, porto alla vostra attenzione alcuni limiti/pregi che non mi hanno del tutto convinto a sposare l’elettrico e ad avvicinarvi al “futuro”Dieci cose che non convincono ancora delle auto elettriche

  1. AUTONOMIA
  2. RICARICA
  3. IMPATTO AMBIENTALE
  4. PERICOLO INCENDI
  5. ACCISE
  6. PREZZO
  7. VALORE DELL’USATO
  8. INFRASTRUTTURE
  9. STANDARDIZZAZIONE
  10. PRESTAZIONI                                  

Analizziamo i seguenti punti:

1. Autonomia:

L’autonomia rimane uno dei principali problemi delle auto elettriche. A maggior ragione se consideriamo che per entrare in possesso dei modelli con le autonomie maggiori bisogna mettere in conto di spendere cifre molto alte, mentre generalmente le auto elettriche più economiche permettono di fare meno strada tra una ricarica e l’altra. E se normalmente la carica di buona parte delle vetture elettriche attualmente sul mercato consente di completare senza problemi gli spostamenti di una settimana di un automobilista medio, l’autonomia diventa un problema in caso di imprevisti e viaggi lunghi dove vanno programmate accuratamente e in anticipo le soste.

2. Ricarica:

In un mondo ideale, ognuno avrebbe una wallbox nel proprio garage dove ricaricare l’auto elettrica durante la notte. Ma il mondo non è un posto ideale e forse lo è ancora meno l’Italia, dove, soprattutto nelle grandi città, il box privato è un lusso che non tutti possono permettersi. Chi parcheggia in strada è condizionato dalla rete di ricarica pubblica. Quest’ultima in alcuni casi permette buone velocità di ricarica, ma fa perdere i vantaggi (soprattutto economici) di una ricarica più lenta ed espone alle molte eventualità che si possono presentare: colonnine non funzionanti, auto parcheggiate che non consentono la ricarica, colonnina occupata da un’altra auto e così via.

3. Impatto ambientale:

Molti scelgono un’auto elettrica per essere più ecosostenibili. Tuttavia la mobilità elettrica è verde solamente “qui e ora”, azzera le emissioni locali nella zona in cui si muove, ma se analizziamo l’ambiente su larga scala bisogna cominciare a prendere in considerazione anche altre questioni. A meno che il veicolo non si ricarichi direttamente da un impianto solare, eolico o idroelettrico, avrà un impatto ambientale. La maggior parte dell’elettricità prodotta in Italia arriva dal gas naturale e le emissioni in questo caso ci sono. C’è poi la questione dei metalli con cui vengono prodotte le batterie, per esempio litio, nichel, cobalto e molti altri. L’estrazione mineraria è tutt’altro che un’attività green (tralasciando le tematiche di sfruttamento del lavoro, anche minorile, e di Paesi più poveri). Il problema delle emissioni in questo caso è semplicemente spostato dalle strade in cui si guida alle zone da cui si estrae il materiale

4. Pericolo incendi:

Molti studi hanno smentito che i veicoli elettrici abbiano più possibilità di incendiarsi rispetto a quelli con motori tradizionali. Il problema non è l’incendio in sé, ma come fare a spegnerlo. Per impedire a un’auto elettrica di bruciare bisogna letteralmente affogarla e anche questo non sempre funziona. I vigili del fuoco stanno studiando nuovi modi per combattere gli incendi dei veicoli elettrici, con grafite in polvere, schiuma e carbonato di sodio. Ma anche una volta spento (apparentemente) l’incendio i resti dell’auto potrebbero prendere nuovamente fuoco in modo autonomo anche a distanza di parecchi giorni a causa delle batterie.

5. Accise:

Sappiamo che il prezzo di benzina e diesel è pesantemente influenzato dalle accise applicate dallo Stato. Tali accise, a tutti gli effetti tasse che l’automobilista paga ogni volta che fa il pieno, alimentano le casse statali. Naturalmente lo Stato guadagna anche dalla vendita dell’energia elettrica, ma la percentuale è decisamente minore. Cosa succederà nel momento in cui i carburanti tradizionali non dovessero più essere venduti? È probabile che le accise sui carburanti vengano trasferite sull’energia elettrica. Ma anche a quella che serve per alimentare i frigoriferi e i televisori? Al momento non si può dare una risposta, ma potrebbe diventare un grande punto di domanda.

6. Prezzo:

Il prezzo di un’auto elettrica è parecchio più alto di quello di una vettura equivalente con motore termico. Nell’ultimo periodo l’inflazione ha portato i prezzi dei listini a lievitare notevolmente e, se fino a qualche anno fa si poteva prendere un’auto dignitosa a 15-20.000 euro, oggi è difficile trovare auto che non siano citycar a meno di 25.000 euro. E a quella cifra è impossibile trovare un’elettrica in grado di essere la prima auto di una famiglia.

7. Valore dell’usato:

Dopo aver speso una somma considerevole per acquistare un modello elettrico, quanto terrà il suo valore nel tempo? Essendo una tecnologia relativamente nuova, su questo ci sono ancora grandi dubbi. Tuttavia possiamo dire che, una volta che le batterie si guastano o perdono le loro capacità, riparare un veicolo elettrico non è più economico (e ciò ha un impatto notevole anche sull’ambiente).

8. Infrastrutture:

Le auto elettriche pesano di più di quelle a combustione. Le attuali infrastrutture di parcheggio sono state progettate per sostenere il peso delle vetture tradizionali. Cosa succederebbe se un autosilo, progettato magari 40 o 50 anni fa, o un traghetto dovessero riempirsi di auto elettriche? Riuscirebbero a sostenere tutto quel peso aggiuntivo?

9. Standardizzazione 

La maggior parte delle case automobilistiche hanno accettato le direttive imposte dalla politica e stanno investendo tutto sull’elettrico. Ciò potrebbe portare le auto del futuro ad appiattirsi su un’unica tecnologia e scoraggiare l’innovazione. La tendenza è che le auto elettriche diventino tutte più o meno simili, con una batteria posizionata sotto al pianale ad alimentare uno o più motori, ma con poche differenze tecniche sostanziali.

10. Prestazioni:

Spesso le auto elettriche stupiscono con potenze fuori dal comune. Sappiamo che i motori elettrici forniscono da subito il massimo della coppia e quindi garantiscono accelerazioni brucianti. E anche nelle punte massime si difendono egregiamente, a patto che non siano autolimitate. Se finché si va dritti non ci sono problemi, questi nascono quando si devono fare le curve. La causa è, ancora una volta, il peso. A fine agosto, la Rimac Nevera con i suoi 1.914 CV ha fatto segnare il record per auto elettriche stradali sulla Nordschleife del Nürburgring con il tempo di 7:05.298, demolendo il precedente primato della Tesla Model S. Ma ha fermato il cronometro a circa 30 secondi dal record assoluto per un’auto stradale, segnato dalla Mercedes-AMG One con 6:35.183.

 

Logicamente ci sarebbero tanti altri punti da analizzare,  a voi i commenti…!!!

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